VIRGILIO  ANTONIAZZI

 "... MOBILITATO DALL'ARMONICA GAMMA DEI COLORI"

La forma artistica di Virgilio Antoniazzi è sicuramente da definirsi realistica, in quanto aderisce in pieno agli aspetti concreti dell'uomo e della natura. Un realismo il suo nel quale l'impegno sociale, appena sfiorato, cede il passo ad una sottile emozionalità postromantica che, nell'interpretazione estetica delle vicende umane ed ambientali, dà prevalenza alle vibrazioni dell'anima e al gioco dei sentimenti.

Nelle maternità, nei gruppi di bambini, nei paesaggi vi è soprattutto la serena compartecipazione di un artista che ama cogliere la realtà nella sua immediata apparenza senza le complicazioni di contenutismi problematici. Un linguaggio il suo, eminentemente semplice e schietto, che si propone la fedele aderenza alle esperienze quotidiane di sé e degli altri, conservate e non alterate da suggestivi interventi cerebrali. Ne consegue un modo di pittura che si adegua docilmente all'oggetto, nobilitato dall'armonica gamma dei colori, mai violenti eppur ricchi di efficace densità. A toni leggeri e pacati si affiancano toni caldi e vivaci così da pervenire ad un felice equilibrio cromatico che si risolve in rasserenanti soluzioni, nelle quali realtà naturale e realtà umana si integrano e si fondono. In molti suoi dipinti infatti il paesaggio è animato dalla presenza viva di bambini e di animali, in una visione unitaria dei valori umani e ambientali. Nella non facile tecnica dell'acquerello rende ancor più tenue e raffinate le immagini, sempre ispirate alla

prediletta tematica dei paesaggi della terra veneta o di scene familiari. Nelle sue opere vi è il respiro di atmosfera agreste, quasi bucolica che ti conduce a nostalgia di memorie remote e a speranze di una vita più genuina e menno percossa dalle inquietudini e dalle convulsioni del nostro tempo.

                                              (MARIO MORALES)